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Coltivare gli agrumi: tutti i segreti per farli crescere sani e rigogliosi

Pur essendo piante tipiche dell’Italia centro meridionale e dell’area mediterranea, gli agrumi si possono coltivare un po’ ovunque in Italia, nei frutteti, nei giardini, in città e anche in vaso, su terrazzi e balconi.

Il termine agrumi comprende un’ampia varietà di specie botaniche appartenenti al genere Citrus e diverse sottofamiglie nate nel tempo da ibridazioni e mutazioni naturali, ma recentemente è stato scoperto che l’origine di quasi tutti gli agrumi può essere ricondotta a tre sole specie: i cedri, i mandarini e i pomeli.

Avendo una base genetica comune, le diverse varietà di agrumi mantengono comunque caratteristiche basilari molto somiglianti, per cui si possono utilizzare sostanzialmente le stesse tecniche di coltivazione, sia che si tratti di limoni, di aranci, di mandarini o di altre piante simili.

Le caratteristiche della grande famiglia degli agrumi

Gli agrumi sono piante sempreverdi, appartenenti alla famiglia delle Rutacee. La loro caratteristica più interessante, che li rende anche molto decorativi, è che non perdono mai del tutto le foglie, neanche durante l’inverno, quando rallentano la crescita senza entrare in una condizione di completa inattività come invece accade a molte piante tipiche dei climi temperati.

Si tratta infatti di piante di origine tropicale, che fruttificano sui rami dell’anno precedente e crescono con più vigore in soli tre periodi dell’anno: in primavera, all’inizio dell’estate e in autunno, mentre per il resto del tempo subiscono un vero arresto, soprattutto in corrispondenza del caldo estivo e dei primi freddi invernali.

Le foglie degli agrumi sono lanceolate, spesse e di colore verde intenso, e le specie selvatiche presentano delle spine, che le varietà coltivate cominciano a produrre solo in caso di inselvatichimento. I fiori sono chiamati zagare e vengono utilizzati anche per produrre profumi, mentre i frutti sono sostanzialmente delle grandi bacche dalla buccia spessa, dalle cui ghiandole si possono estrarre oli essenziali molto gradevoli e aromatici.

Dove coltivare gli agrumi

Gli agrumi sono piante acidofile che amano i climi caldo umidi delle zone tropicali, ma che nei secoli si sono adattate perfettamente all’area mediterranea, dove vengono coltivate in grandi agrumeti dalla Liguria alla Sicilia. Si possono trovare coltivazioni anche attorno ai grandi laghi come il Lago di Garda e il Lago Maggiore, dove le temperature sono sempre piuttosto miti tutto l’anno.

Per la loro natura di sempreverdi, sono piante molto sensibili al freddo invernale, ma anche al caldo eccessivo e ai venti forti, per cui prima di metterle a dimora è bene valutare l’esposizione e le condizioni climatiche per evitare che vengano danneggiate dalla disidratazione o da condizioni meteo poco favorevoli.

Coltivare gli agrumi in piena terra

Prima di mettere a dimora un albero di agrumi, è necessario valutare con cura la distanza da altre piante, costruzioni e edifici, ma soprattutto è fondamentale scegliere un posto ben esposto al sole, ma allo stesso tempo riparato dal vento e dal freddo invernale. Se si vuole creare un agrumeto, si possono disporre le piante in filari, lasciando spazio tra l’una e l’altra per permettere all’alberello di crescere e prosperare.

L’apparato radicale degli agrumi è piuttosto voluminoso ed è quindi essenziale scavare una buca ampia e profonda per accoglierlo adeguatamente, prevedendo anche un po’ di ulteriore spazio per consentire alle radici di espandersi in un terreno morbido e ben concimato con compost naturale, farina di lupini e stallatico. Si possono anche aggiungere delle sostanze biostimolanti e, per favorire l’attecchimento, la pianta deve essere irrigata abbondantemente.

Per mantenere costante il giusto grado di umidità, specialmente nei periodi più siccitosi, è opportuno creare un impianto di microirrigazione e utilizzare una buona pacciamatura a base di paglia, foglie o lana di pecora, che contrastano la proliferazione delle erbe infestanti e proteggono le radici sia dal caldo intenso sia dal gelo invernale.

Di solito, la concimazione con compost organico, stallatico o farina di lupini avviene in autunno o verso la fine dell’inverno, mentre nel resto dei mesi dell’anno si preferisce nutrire gli agrumi con concimi liquidi diluiti nell’acqua di irrigazione o con macerati di ortica o di altre erbe spontanee.

Generalmente, gli agrumi non richiedono di essere potati, a meno che le chiome non risultino troppo fitte o siano cresciuti succhioni non produttivi e ad andamento verticale. Se si valuta che è proprio necessario intervenire con una potatura, sono da evitare i mesi estivi e invernali fino all’inizio della primavera.

Coltivare gli agrumi in vaso

Per diversi secoli, la coltivazione degli agrumi è avvenuta prevalentemente in vaso o nelle orangerie dei più prestigiosi giardini di ville e palazzi nobiliari.

I limoni e, in qualche caso, gli aranci, sono gli agrumi più coltivati in vaso o nelle serre, perché le loro dimensioni consentono di spostarli senza grosse difficoltà nei ripari invernali, sui terrazzi o in spazi esterni anche non molto ampi.

Non avendo la possibilità di trarre umidità naturalmente dal terreno, gli agrumi in vaso vanno irrigati più frequentemente, il terriccio deve essere periodicamente rabboccato e ogni tre anni bisogna procedere al rinvaso della pianta in un contenitore sempre leggermente più grande. Il periodo più adatto per il rinvaso è la primavera ed è preferibile scegliere vasi di coccio con un buon drenaggio, per evitare che si formino marciumi e ristagni.

Come difendere gli agrumi da insetti dannosi e malattie

Gli agrumi sono piante particolarmente soggette a malattie fungine, batteriche e virali, ma anche agli attacchi di insetti nocivi che possono danneggiarle irrimediabilmente. Fortunatamente, si possono mettere in atto misure preventive molto efficaci per mantenere la pianta in salute senza applicare trattamenti aggressivi o utilizzare prodotti chimici e di sintesi.

Le principali malattie che possono colpire gli agrumi sono:

  • Il virus della tristezza, una patologia molto grave e contagiosa, che può portare alla morte le piante in breve tempo,
  • La “malattia del ramo giallo” o Giallume HLB, diffusa prevalentemente in Asia e in Florida, che porta a un progressivo ingiallimento delle foglie fino ad arrivare al completo disseccamento della pianta,
  • Il Mal secco, una malattia fungina che compromette i tessuti interni della pianta e che può essere curata con preparati rameici,
  • I Gommosi, una patologia che attacca principalmente le piante di limoni, creando delle escrescenze gommose sul tronco, rovinando l’alberello fino a portarlo alla morte. Di solito, si possono prevenire i gommosi mantenendo la pianta ben drenata ed eliminando i ristagni e gli eccessi di irrigazione,
  • La Fumaggine, una malattia fungina causata dalla melata di afidi e altri insetti nocivi che creano uno strato scuro sulle foglie, indebolendo la pianta e limitandone la crescita.

Le piante di agrumi possono essere attaccate anche da insetti dannosi, come le cocciniglie e gli afidi che ne succhiano la linfa, la Minatrice serpentina, un lepidottero che scava sottili gallerie sulle foglie, la Mosca della Frutta, le cui larve danneggiano i frutti rendendoli non più commestibili, e i Tripidi che infestano fiori, foglie e frutti con tante punteggiature e punture. Sia nel caso delle malattie sia degli insetti è possibile intervenire con prodotti ecocompatibili, naturali e biodegradabili che contrastano efficacemente la problematica senza danni per l’ambiente, le persone e la biodiversità.

Se vuoi coltivare gli agrumi nel tuo giardino o rendere più piacevole il tuo terrazzo e il tuo balcone con piante di limoni, aranci e altre varietà di piante e fiori, chiedi consiglio ai nostri esperti! Ti forniremo tutto il necessario per rendere i tuoi spazi verdi sempre più belli in ogni stagione dell’anno. Ti aspettiamo nel nostro vivaio!