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Ortaggi autunnali: i migliori da piantare, seminare e raccogliere

L’estate è finita e probabilmente l’orto sembrerà un po’ spoglio dopo aver raccolto le ultime verdure estive. La buona notizia è che, grazie alle temperature miti di questa stagione, sono ancora molti gli ortaggi autunnali e le verdure che si possono piantare, seminare e raccogliere per rendere più colorate e invitanti le tavole nei prossimi mesi con prodotti salutari, freschi e di stagione.

Se si ha la possibilità di proteggere gli ortaggi e le verdure dell’orto con serre e tunnel, assicurando ai semi e alle piantine un riparo dalle intemperie e un clima adatto per crescere, si può prolungare persino la raccolta di pomodori, melanzane, zucchine, bietole e fagiolini fino ad autunno inoltrato.

Cosa piantare e raccogliere nell’orto in autunno?

Nonostante le temperature siano più fresche, in autunno si può rinnovare l’orto con piante giovani per poter sempre contare su ortaggi e verdure a ciclo autunnale e invernale anche nei mesi più freddi.

I veri protagonisti di questo periodo sono sicuramente le zucche, i cavoli, i cavolini di Bruxelles, i broccoli e le verze, insieme ai finocchi, ai carciofi, ai porri, ai ravanelli e alle diverse varietà di lattughe e insalate.

Le zucche

Ortaggi autunnali per eccellenza, le zucche sono perfette per preparare tantissimi piatti colorati e molto saporiti. Si raccolgono in autunno e si conservano intatte per molto tempo, ma richiedono anche ampi spazi nell’orto, per cui è bene trovare un angolo da riservare esclusivamente a loro.

Le zucche hanno bisogno di una buona concimazione e non vanno lasciate all’aperto quando le temperature si attestano sotto i 10 gradi, perché temono il gelo, ma vanno protette anche dal troppo caldo con reti ombreggianti.

Solitamente, si seminano direttamente in piena terra o in semenzaio all’inizio della primavera e si possono già trapiantare nell’orto verso la fine di aprile a gruppi di due e cercando di far andare le piantine in direzioni opposte per non occupare troppo spazio.

Cavoli, cavolini, broccoli e verze

Se si è avuta la lungimiranza di piantare o seminare i cavoli, i cavolini, i broccoli e le verze negli ultimi mesi estivi, a partire dalla fine di settembre si potrà già iniziare a raccogliere le prime teste e continuare fino a tutto l’inverno, quando le foglie risulteranno più croccanti e saporite.

Il cavolo cappuccio è una delle migliori verdure autunnali e il suo raccolto può arrivare fino a febbraio, garantendo un’ottima fonte di vitamine, fibre e Sali minerali soprattutto nei mesi più freddi dell’anno e quando l’orto offre una varietà di ortaggi davvero limitata.

Si coltiva molto facilmente e resiste a temperature fino a 6° C, il che lo rende perfetto per essere seminato e trapiantato in piena terra o anche in vaso sul balcone, utilizzando un terriccio specifico per piante orticole e una pacciamatura di cippato di castagno per mantenere costante il livello di umidità.

Una volta che la testa del cavolo ha raggiunto le dimensioni desiderate si può raccogliere, anche se per apprezzare a pieno la croccantezza delle foglie e sempre meglio attendere le prime gelate invernali.

I finocchi romaneschi

Tra le tante diverse varietà di finocchi, quella romanesca è senza dubbio la più adatta ad essere seminata o piantata in piena terra nei primi mesi autunnali in modo da prolungare il periodo di raccolta fino a dicembre.

Il sapore dolce e aromatico dei finocchi romaneschi è una vera prelibatezza che non può mancare tra gli ortaggi autunnali e invernali, ma non bisogna dimenticarsi di proteggere le piantine con tunnel o serre, perché le temperature troppo basse potrebbero danneggiarle irrimediabilmente.

Quando si trapiantano i finocchi nell’orto è bene mantenere una distanza di 20-30 centimetri e aggiungere della sabbia per aumentare il drenaggio e ridurre i ristagni d’acqua. Inoltre, il terreno va mantenuto umido con annaffiature regolari e sempre pulito dalle erbe infestanti. Poco prima della raccolta, è consigliabile ricoprire i finocchi con il terriccio per migliorare la crescita e renderli più bianchi e appetitosi.

I carciofi

I carciofi sono uno degli ortaggi autunnali più utilizzati in cucina. La sua stagione di raccolta è molto lunga e può arrivare fino a primavera inoltrata, a seconda delle varietà. Un ortaggio molto versatile, che può essere consumato in mille modi diversi: crudo con un filo d’olio, succo di limone e qualche scaglia di parmigiano oppure cotto al forno, ripieno, fritto e lessato, ma anche come condimento per la pasta o le lasagne.

Si tratta di una pianta perenne che richiede cure particolari e che ha necessità di molto spazio per svilupparsi, ma che sicuramente regala tantissime soddisfazioni. Ne esistono tantissime varietà, alcune spinose e altre del tutto prive di spine. Si sviluppano in prevalenza nei mesi autunnali e primaverili, mentre d’estate entrano in una sorta di dormienza per riprendersi non appena le temperature diventano più miti e fresche, ma solo se ricevono molta acqua.

Prima di mettere a dimora le piantine o i semi di carciofo è utile preparare il terreno, che deve essere drenante, sciolto e lavorato in profondità con la vanga per consentire alle radici di crescere e svilupparsi. È anche necessaria una buona concimazione con fertilizzanti di origine naturale e ricchi di sostanze organiche, come letame o compost.

Si può creare una carciofaia, mettendo a dimora dei semi, dei polloni, degli ovuli o delle piantine acquistate in vivaio, che cresceranno più facilmente e velocemente se disposte su file distanti almeno un metro le une dalle altre, da proteggere dal gelo invernale con una copertura in tessuto non tessuto e un’abbondante pacciamatura sulle radici.

I carciofi si raccolgono quando il fiore ha raggiunto una giusta dimensione e le punte sono ancora ben chiuse. Se lo si lascia maturare troppo, il capolino diventa duro e tende ad appassire. Per questo motivo, è importante procedere con una raccolta a scalare per ottenere fiori sempre teneri e molto prelibati.

I porri

I porri sono un ortaggio perfetto da piantare o seminare in autunno e in inverno, perché non temono il freddo e, soprattutto, richiedono pochissimo impegno per essere coltivati. È una pianta erbacea dal sapore simile a quello della cipolla che si presta ad essere utilizzata in innumerevoli ricette e a essere consumata sia cruda sia cotta.

Si possono trapiantare nell’orto da marzo a novembre oppure seminarli in serra a febbraio per mettere a dimora i germogli a partire da aprile, quando è anche possibile iniziare a mettere i semi in piena terra senza ripari per raccogliere i primi porri all’incirca quattro mesi dopo.

Se si preferisce procedere con la semina, è fondamentale preparare il letto all’incirca una settimana prima, vangando leggermente il terreno, in modo che risulti soffice e sciolto. In questa fase, si deve concimare con un fertilizzante organico e irrigare l’aiuola dove sono stati sparsi i semi per consentire alle ultime erbe infestanti di crescere ed estirparle più facilmente.

In caso si voglia procedere con il trapianto, bisogna lasciare uno spazio di circa 30 centimetri tra le file e di 20 tra le piante per avere modo di rincalzare i porri e renderli più bianchi e teneri. Questa operazione va fatta all’incirca un mese dopo averli messi a dimora e un mese prima di raccoglierli.

I ravanelli

Semplici da coltivare tutto l’anno e gustosi da abbinare a diversi tipi di insalate, i ravanelli si possono seminare da marzo a novembre con una regolarità mensile per avere un raccolto a scalare continuo e sempre disponibile, anche nei mesi più freddi e quando si dispone di poco spazio.

Le piantine dei ravanelli amano i luoghi soleggiati, freschi e ventilati e terricci fertili e ben concimati, ma con un basso contenuto di azoto, che può aiutare la pianta a crescere ma limitare lo sviluppo del bulbo. Le annaffiature possono influenzare il gusto dei ravanelli: molta acqua li rende piccoli e dolci, mentre una carenza può generare frutti più grandi e piccanti.

Le lattughe

Tra tutte le varietà di lattughe, il radicchio è considerato il re degli ortaggi autunnali. Ricco di Sali minerali, vitamine e fibre, questa verdura è anche un ottimo depurativo e possiede spiccate proprietà digestive. Si può consumare in moltissimi modi diversi: crudo, stufato, in padella, al forno o come ingrediente per insaporire primi piatti, risotti, creme e ripieni, grazie al suo sapore leggermente amarognolo ma molto gradevole.

Un’altra lattuga, ideale per il periodo autunnale, è il soncino, una verdura senza particolari esigenze, ma che ha bisogno di un terreno libero da erbe infestanti per svilupparsi e crescere rigogliosa. Per la semina è meglio scegliere un angolo soleggiato e umido, ma non troppo bagnato, perché potrebbe favorire la diffusione di funghi e malattie come l’oidio. Durante l’inverno, il soncino ha bisogno di essere concimato con un fertilizzante organico e coperto con un velo per proteggerlo dal gelo e dalla neve.

Infine, in autunno si può facilmente coltivare la rucola, una pianta rustica che si può seminare fino a fine novembre e che può essere raccolta tutto l’anno sia nell’orto sia in vaso, ad esempio appendendo le cassette direttamente alla ringhiera. È una verdura molto ricca di Sali minerali e Vitamina C. Il suo gusto poco piccante la rende ideale per diverse ricette e preparazioni in cucina.

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