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Mimosa: come coltivarla in vaso e in giardino

Una delle piante a fioritura invernale più amate è sicuramente la Mimosa, un arbusto sempreverde, appartenente alla stessa famiglia delle Acacie, che può crescere facilmente sia in vaso sia in giardino.

Divenuta celebre per essere stata scelta come emblema della Festa della Donna, la Mimosa è una pianta che cresce bene in zone temperate e che può raggiungere anche la considerevole altezza di 15 metri, regalando fiori profumati in pieno inverno e foglioline verdi e leggermente argentate tutto l’anno.

Inoltre, è una pianta molto utile per gli insetti impollinatori, che possono trovare nutrimento anche in periodi in cui i fiori sono carenti e le temperature ancora troppo rigide.

Origini delle varietà di Mimosa

La Mimosa è una pianta ornamentale originaria della fascia tropicale e dell’Australia, dove veniva coltivata dagli aborigeni principalmente per le sue proprietà terapeutiche e ancora oggi viene utilizzata per curare la diarrea, la nausea e le malattie veneree.

In Europa, venne introdotta verso la fine dell’Ottocento e la sua bellezza e il suo profumo conquistarono immediatamente i migliori giardinieri, che la introdussero nei parchi più belli ed eleganti delle corti europee. Da lì, si diffuse un po’ ovunque, diventando una delle piante ornamentali più conosciute e apprezzate in tutto il mondo.

Il suo nome deriva dalla parola greca μιμος (mimos), ovvero “imitazione o mimo”, rafforzata dal suffisso femminile –osa, che significa “somigliante”. L’etimologia fa infatti riferimento alla capacità di alcune varietà di Mimosa di restringere le foglie quando vengono toccate, un fenomeno chiamato tigmotropismo, che apparentemente simula una reazione di paura o timidezza.

Attualmente, in Italia, la Mimosa cresce prevalentemente in Liguria, in Toscana e attorno ai grandi laghi del Piemonte e della Lombardia, ma anche in Sicilia e nelle zone più meridionali del nostro Paese. Tutte le oltre 400 varietà sono caratterizzate da foglie bipennate e da piccole infiorescenze a forma di globo, che di solito contengono circa 10 stami.

Una delle specie più famose di Mimosa è senza dubbio l’Acacia Dealbata, che fiorisce tra febbraio e marzo, e che produce rami a salice molto scenografici. Più particolari sono la Mimosa farnesiana con i suoi grandi fiori di colore giallo arancio, la Mimosa leucocephala o Mimosa bianca per il colore chiaro delle infiorescenze, l’Acacia retinoides Lisette dalle fioriture sempre molto abbondanti e la l’Acacia dealbata Pendula, perfetta per coprire muri e angoli del giardino, del terrazzo o del balcone.

Come si coltiva la Mimosa?

La prima cosa da fare quando si decide di coltivare una Mimosa, in vaso oppure in giardino, è scegliere la posizione più adatta, che deve essere soleggiata, ma riparata dal vento e dalle intemperie, che potrebbero danneggiare i suoi rami e i suoi fiori molto delicati. Vanno benissimo i climi miti, né troppo caldi né troppo freddi o gelati, perché le temperature sottozero possono rallentarne lo sviluppo.

Per quanto riguarda il terreno, è una pianta che si adatta abbastanza bene a qualsiasi condizione, anche se è meglio evitare i terreni troppo pesanti, umidi e calcarei. L’ideale è un terriccio fine o con un impasto medio, che va arricchito con i concimi organici e naturali come il compost o il letame.

Le necessità idriche della Mimosa sono piuttosto ridotte, perché si tratta comunque di una pianta rustica, a cui bastano le precipitazioni naturali o, se in vaso, un terriccio appena umido, ma mai troppo secco.

Essendo un albero che può raggiungere dimensioni notevoli, è preferibile coltivare la Mimosa in piena terra, anche se si adatta molto bene a vivere in vaso. L’importante è scegliere un contenitore che permetta alla pianta di crescere, con un fondo drenante di cocci o argilla espansa per ridurre il rischio che i ristagni possano far marcire le radici.

Per riprodurre le Mimose, si possono piantare delle talee o interrare i semi in semenzaio tra aprile e maggio per poi trasferirli in vasetti più grandi quando i germogli avranno raggiunto i 10 centimetri di altezza.  Nel momento in cui le piantine saranno alte all’incirca 50 centimetri si potranno trasferire nella loro dimora definitiva, in giardino o in vaso, facendo sempre attenzione a scegliere un terreno morbido e ricco di nutrienti.

Generalmente, si può rinvasare la Mimosa ogni due anni nel periodo primaverile, utilizzando dei vasi di dimensioni sempre maggiori per seguire lo sviluppo naturale della pianta e delle radici.

Come curare la mimosa?

Nonostante sia una pianta senza molte pretese, la Mimosa ha bisogno di cure costanti per essere sempre rigogliosa, fiorita e profumatissima.

Se la chioma diventa troppo ingombrante e disordinata, si può procedere con una potatura dei rami più esterni subito dopo la fioritura e prima che inizi la nuova vegetazione, utilizzando sempre un coltello con la lama sterile per evitare che si possano diffondere malattie e parassiti ed avendo l’accortezza di effettuare dei tagli obliqui per non rovinare i ramoscelli. Se ci sono dei rametti secchi si possono staccare con le mani, anche mensilmente, per permettere alla pianta di rigenerarsi.

Anche se fiorisce in pieno inverno, la Mimosa è particolarmente sensibile alle gelate e per questo motivo è utile proteggere la base della pianta con della pacciamatura per mantenere le radici ad una temperatura costante e non troppo fredda.

Al contrario, d’estate la Mimosa ha bisogno di essere annaffiata regolarmente tutti i giorni o a giorni alterni al mattino o nelle ore serali, perché soffre il caldo e potrebbe danneggiarsi irreparabilmente.

I parassiti sono una delle minacce peggiori per la mimosa, che può essere attaccata dagli afidi, dalle pulci e dai tripidi. In caso la pianta venga infettata, si può intervenire irrorandola con olio di neem diluito in acqua da spruzzare sia sui rami sia sulle foglie.

Infine, di tanto in tanto è bene concimare la Mimosa con fertilizzanti organici con una buona componente azotata, come il compost e il letame. Di solito, una volta ogni tre mesi durante l’inverno e una volta al mese d’estate.

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