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I Lavori di Giugno tra fioriture e primizie

Giugno è il mese dei colori, delle fioriture e dei primi raccolti! Le belle giornate invitano a stare all’aria aperta ed occuparsi di orti e giardini è sempre più piacevole e rilassante, anche se i lavori da fare sono molti!

1. Annaffiare è fondamentale

Le annaffiature di tutte le piante in giardino e nell’orto dovranno essere regolari, preferibilmente al mattino o alla sera, per evitare che l’acqua evapori troppo rapidamente quando le temperature sono elevate e il clima è asciutto.

Andranno infatti annaffiate ogni due o tre giorni in modo abbondante affinché l’acqua penetri a fondo nel terreno, e se i vasi risultano molto asciutti è bene immergerli in un secchio d’acqua, per permettere al substrato attorno alle radici di reidratarsi completamente.

In giardino e nell’orto, per essere certi che il terreno sia ben idratato, dovremmo trovare l’acqua ad una profondità di circa 15-20 cm.

Inoltre, vanno annaffiate anche le succulente, lasciando però asciugare completamente il terreno tra un’annaffiatura e l’altra.

2. Si può ancora potare

Sicuramente la maggior parte delle potature è già stata effettuata, ma le siepi, i rampicanti, i rododendri, le azalee, i crisantemi e le rose necessitano di una potatura leggera e costante anche in questo periodo: andranno quindi cimati i rami eccessivamente sviluppati ed eliminati i fiori appassiti, per evitare lo sviluppo di malattie e l’attacco di eventuali parassiti.

È bene invece evitare di potare in modo massiccio, soprattutto nelle ore più calde, perché la perdita di linfa dalle ferite potrebbe essere deleteria e danneggiare profondamente le piante.

3. Occupiamoci dei bulbi

Giugno è il momento giusto per disseppellire i bulbi a fioritura primaverile, come i tulipani e i narcisi, e conservarli fino all’autunno in contenitori arieggiati.

Possono essere invece messi a dimora i bulbi a fioritura estiva e autunnale come le tuberose, i gladioli e le dalie, e si può procedere alla divisione dei rizomi e al trapianto di calle e iris.

4. L’orto inizia a dare i suoi frutti

Nel mese di giugno, i lavori nell’orto sono praticamente quotidiani, ma è anche il momento in cui si raccolgono i primi ortaggi e le primizie.

Infatti, è tempo di mettere i tutori ai pomodori, ai piselli e ai fagiolini rampicanti, sarchiare il terreno intorno agli ortaggi e rincalzare le patate, i pomodori ed i fagiolini.

Il terreno va lavorato per le nuove semine e arricchito con concimi organici ricchi di azoto a lento rilascio, per poi passare a una concimazione con prevalente apporto di potassio e fosforo.

Periodicamente vanno eliminate le erbe infestanti, che ostacolano la crescita degli ortaggi e i residui essiccati vanno bruciati lontano dalle piante per evitare la trasmissione di malattie fungine.

Si possono trapiantare all’aperto il basilico, la bietola da orto, il cardo, il cavolo cappuccio, le insalate, il sedano, i fagioli, i fagiolini, i pomodori tardivi, le zucchine e i porri.

Ugualmente, si possono seminare i cavolfiori e i cavoli invernali, le insalate, la bietola da coste, i porri, il radicchio di Chioggia, il sedano, il basilico, il cardo, le carote, i fagioli e i fagiolini, il prezzemolo, i ravanelli, la rucola e le zucchine.

In questo mese inizia anche la raccolta delle prime zucchine e dei fiori di zucca, dei primi pomodori, dell’aglio fresco, delle carote, dei ravanelli, dei piselli, dei fagiolini, dei cetrioli e delle erbe aromatiche che sono stati piantati nei mesi scorsi.

5. Ancora tanti lavori nel frutteto!

Giugno è il mese in cui si iniziano a vedere gli esiti dei lavori svolti nei mesi invernali e a raccogliere i primi frutti, ma non è ancora tempo di riposarsi, perché i lavori sono ancora tanti!

Innanzitutto, vanno eliminate le erbe infestanti e arieggiato il terreno con una leggera zappatura intorno agli alberi e agli arbusti.

Per favorire l’ingrossamento dei frutti e la loro maturazione va distribuito alla base degli alberi un fertilizzante ad elevato contenuto di potassio e a ridotto contenuto di azoto.

È inoltre fondamentale procedere con la pacciamatura, per evitare che il caldo e la siccità danneggino le piante.

Con cesoie ben affilate e disinfettate vanno eliminati i succhioni e i polloni basali degli agrumi, dei meli e dei peri.

Nei vitigni vanno diradati i grappoli, cimati i nuovi germogli e sfogliate le viti per migliorare l’arieggiamento dei frutti e l’efficacia dei trattamenti preventivi.

Vanno eliminati i frutticini troppo ravvicinati sui meli, i peri, i susini e i kiwi per alleggerire i rami ed eliminare i frutti malati, danneggiati o deformi.

In questo mese, preferibilmente dopo la prima decade, si possono praticare gli innesti a spacco, a zufolo o a becco di luccio su alcune piante come il pistacchio, il castagno e il noce.

6. Trattare per difendere il raccolto

Nel mese di giugno si dovrà procedere con i trattamenti, utilizzando prodotti di sintesi e biologici ad azione di copertura, contatto e sistemica, in modo da preservare le piante e le viti dalle malattie e dai parassiti come gli afidi, le neanidi di schaphoideus titanus cicalina, la tignola, la botrite, la peronospora e lo oidio sui giovani grappoli in via di sviluppo.

7. Si inizia a raccogliere nel frutteto!

Il mese di giugno è tempo di raccolta per molte varietà di frutti, come le ciliegie, le pesche precoci, le nespole, i fichi, le susine, le fragole, i lamponi e i mirtilli.

La raccolta si effettua manualmente staccando i frutti direttamente dai rami per evitare che cadendo sul terreno si danneggino, e vanno eliminati i frutti guasti o ammuffiti per evitare che infettino quelli vicini ancora in via di maturazione.