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Piante tossiche per il cane: quali sono e cosa fare in caso di malore

Le piante e i fiori in casa, sul balcone e in giardino sono fondamentali per il nostro benessere, perché migliorano la qualità dell’aria, riducono l’inquinamento e arricchiscono gli ambienti con colori e profumi. Tuttavia, alcune piante possono essere tossiche e particolarmente pericolose per il cane.

I soggetti più a rischio sono sicuramente i cuccioli, che non hanno ancora sviluppato un “sesto senso” che li porti a stare lontani da alcune piante e alcuni fiori, ma anche i cani più adulti potrebbero mangiare o semplicemente entrare in contatto con piante velenose e manifestare disturbi importanti, che potrebbero addirittura portarli alla morte per avvelenamento.

Quali sono le piante tossiche per il cane?

La maggior parte delle piante tossiche per il cane sono molto comuni nelle nostre case e nei nostri giardini e possono causare problemi di diversa entità, da un malessere temporaneo che si risolve nel momento in cui la sostanza dannosa viene eliminata naturalmente dall’organismo del cane a situazioni particolarmente gravi, che vanno dalla diarrea persistente fino alla perdita dell’orientamento.

Di seguito, potete trovare alcune delle piante più nocive per il cane:

    • Piante natalizie: se non potete fare a meno della Stella di Natale, dell’Agrifoglio e del Vischio durante le festività natalizie, cercate di tenerle fuori dalla portata del vostro cane, perché sono piante tossiche e pericolose per la sua salute. Tra tutte le piante natalizie, la Stella di Natale è quella che può avere effetti meno gravi sul cane, ma ugualmente fastidiosi. Il semplice contatto con le sue foglie rosse può provocare irritazioni oculari, cheratiti, lacrimazione, congiuntiviti, stomatiti, vomito, scialorrea e diarrea che, di solito, si risolvono spontaneamente. Le bacche dell’agrifoglio sono invece molto nocive, anche per l’uomo, e se ingerite possono causare seri problemi, in particolare all’apparato gastroenterico. Le bacche di vischio sono tra le più tossiche e pericolose per la salute del cane, perché contengono alcaloidi, che possono anche causare l’arresto cardiaco.
    • Piante tropicali: queste piante danno sicuramente un tocco esotico alla nostra casa e sono ormai molto diffuse anche in Italia, ma le loro foglie, i loro fiori e i loro semi possono causare problemi anche molto gravi ai cani e, persino, la morte. I semi dell’Abro contengono una sostanza tossica, chiamata abrina, che può procurare sintomi piuttosto lievi come debolezza, inappetenza, febbre e apatia, mentre l’ingestione di parti della Cycas revoluta può generare complicazioni gravi allo stomaco, all’intestino, al fegato e ai reni del cane fino a portarlo alla morte per avvelenamento. Anche i comuni Spathiphyllum e Filodendro possono rivelarsi rischiosi per il cane, causando emorragie, edemi inguinali e problemi respiratori.
    • Piante bulbose: le piante bulbose sono molto comuni in casa e nei giardini, ma forse pochi sanno che alcune di esse sono veramente molto tossiche per i cani. L’Amarillide, con i suoi fiori molto scenografici, è in realtà tutta tossica per i cani e, se mordicchiata, può dare vomito, diarrea e coliche fino ad alterazioni del battito cardiaco e tremori. Se il cane ingerisce parti di ciclamino può presentare sintomi come vomito e diarrea o convulsioni, così come è meglio evitare che si avvicini agli iris, perché potrebbero generare problemi gastroenterici. I tulipani possono dare lievi disturbi di natura gastroenterica, mentre bisogna fare attenzione al Colchico, una bulbosa che può essere letale, anche per gli uomini.
    • Piante orticole: il vostro cane si aggira indisturbato tra le piantine del vostro orto? È bene sapere che, alcune piante orticole per noi del tutto innocue, per il cane possono essere molto tossiche e non vanno ingerite per non avere conseguenze gravi sulla sua salute. Un solo spicchio d’aglio può tranquillamente intossicare il cane, causando vomito, diarrea, anemia, ittero e persino sangue nelle urine, così come la cipolla può generare un’anemia grave. Anche i fagioli e le fave possono avere effetti negativi a livello gastroenterico e, per questo, vanno assolutamente evitati.
    • Piante ornamentali: un bel giardino ricco di piante e fiori è sempre un bel panorama da ammirare, ma purtroppo sono molte le piante ornamentali ad essere tossiche per il cane. Le foglie di azalea e le siepi di bosso possono dare malesseri a livello gastroenterico, così come il Croton e la Dafne, che può influire a livello neurologico fino ad arrivare al coma e alla morte. Un altro arbusto particolarmente rischioso per la salute del cane è la dieffenbachia, che può dare problemi respiratori, digestivi e renali, ma anche il glicine, il mughetto, l’oleandro, l’ortensia, l’edera, la bella di notte, il rododendro e il tasso, che può causare paralisi cardiaca e respiratoria anche nell’uomo.
    • Piante selvatiche: durante le passeggiate, il cane potrebbe essere attirato da piante ed erbe selvatiche, senza sapere che potrebbero essere pericolose o mortali per lui. È quindi fondamentale prestare la massima attenzione. Tra le piante più comuni e rischiose per la salute del cane ci sono: l’acetosa, le cui foglie possono provocare insufficienza renale, l’Arum Maculatum, che può dare scompensi cardiaci, l’Atropa Belladonna, che può avere effetti negativi sul sistema nervoso parasimpatico, ma anche la bella di notte, il lauroceraso, la mandragora, la noce vomica e il ricino.

Cosa fare quando il cane ha ingerito una pianta tossica?

Se nonostante tutte le precauzioni, vi accorgete che il cane ha ingoiato o toccato inavvertitamente una pianta tossica, è indispensabile contattare immediatamente il proprio veterinario di fiducia, indicandogli la possibile pianta velenosa che potrebbe aver inghiottito o, ancora meglio, portarne un campione in ambulatorio per farlo analizzare. I sintomi più comuni potrebbero essere di natura digestiva, nervosa, respiratoria o renale, ma potrebbero comparire anche gengiviti o congiuntiviti da contatto.

Se il cane manifesta anche uno solo di questi sintomi non va mai indotto a vomitare, né vanno somministrati cibo, acqua o medicinali di alcun genere, ma va tenuto attentamente sotto controllo e portato al più presto dal veterinario.

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